30 dicembre 2008

un sereno 2009

Questa sera ho voluto rileggere i post del nostro blog, seguendo dapprima l’ordine cronologico, poi in modo del tutto casuale e mi sono accorto di provare le stesse emozioni che avevo sperimentato la prima volta. Gli scritti mi sono apparsi freschi, mai banali, piacevoli e ricchi di spunti di riflessione. Una cosa ben fatta, insomma. La rete trabocca di blog, in gran parte appena abbozzati e spesso gonfi di orpelli inutili, anche se di richiamo. Altri invece sono particolarmente complessi e ben curati e puntano ad incrementare il contatore dei commenti, limitati a piccoli flash, ma che sono indicativi del grado di popolarità del blog. Se scrivere un post può sembrare impegnativo (ma vi assicuro che, superato l’impatto della novità, così non è), aggiungere un commento richiede un impegno nettamente inferiore e può comunque favorire l’instaurarsi di un dialogo tra i lettori.
“Potevamo stupirvi con effetti speciali, ma noi siamo scienza, non fantascienza” recitava lo slogan di una vecchia pubblicità ed in noi, oltre all’inesperienza nell’uso dello strumento, è prevalsa la volontà di creare un ambiente rilassante, accattivante come il salotto di una biblioteca, dove, chi vuole, può sedersi a leggere o scrivere senza il timore di essere disturbato. A me sembra che ci siamo riusciti e gran parte del merito va dato a
Cristina che ha preso a cuore questa creatura, quasi si trattasse dell’assunzione di un nuovo servizio di volontariato. Per superare gli inevitabili momenti di scoramento era importante mantenere vivo il blog, continuare ad alimentarlo con sempre nuovi post ed è ciò che abbiamo cercato di fare. Non per dovere, ma perché il farlo ci procurava piacere. Il giorno in cui mi accorgessi di non divertirmi più, vi scriverei un post di saluto e farei dell’altro. È nata così anche l’idea del “book-club” (dopo il libro “Oscar e la dama in rosa” proveremo, a febbraio, a proporne un secondo) ed è in cantiere l’ipotesi di realizzare un vero e-book (un libro da sfogliare in rete) confezionato, capitolo dopo capitolo, con i testi prodotti dai volontari (non è una novità, altri l’hanno fatto e tecnicamente non presenta grossi problemi). Parlando degli aspetti tecnici, credo che la diffusione di internet all’interno delle famiglie e, magari, un piccolo sforzo promozionale, potranno fare crescere la famiglia degli “autori” di nuovi post. Già oggi la lettura e l’inserimento di commenti sono liberi a tutto il web (salvo un doveroso filtro per evitare danni d’immagine): credo che il prossimo passo debba essere l’apertura ad altri settori del volontariato anche per quanto riguarda l’abilitazione alla scrittura di nuovi testi. Prima di ringraziare tutti voi per l’attenzione che riservate a questo nostro blog, ed in particolare a quanti si adoperano per agevolarne la diffusione, mi preme sottolineare che nessuno deve sentirsi giudicato per la qualità estetica o per i contenuti di ciò che propone. Ognuno ha un proprio stile, e nessuno deve sentirsi frenato nella possibilità di esprimersi a causa della convinzione di “non essere all’altezza. Ciò che conta è la volontà di rendere partecipi gli altri delle proprie emozioni. Parliamo di “scrittura emotiva”, non di prosa da premio Nobel per la letteratura. Spesso, sono proprio le cose dette in modo semplice e diretto quelle che restano impresse e che ci aiutano a crescere. A volte le tante citazioni, più o meno dotte, (ed io sono uno che non si tira certo indietro) se da un lato denotano la volontà di approfondire le tematiche trattate, dall’altro rischiano di fare restare le emozioni in superficie senza che incidano nel profondo del cuore.
Non fate mancare il vostro prezioso contributo!
Un sereno 2009 a voi, alle vostre famiglie, ed ai vostri assistiti.
Gianpietro 

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