7 gennaio 2009

La responsabilità individuale

Questa mattina, alzandomi per andare al lavoro, dopo qualche giorno di vacanza, vedendo la salita dei garage coperta di neve, ho avuto la tentazione di rimettermi a dormire. Un tempo, prima ancora di alzarmi, capivo che durante la notte aveva nevicato, dal rumore della pala, che mio padre e mia madre usavano per pulire il cortile, per poter uscire con la macchina. Adesso, che ho la loro età di allora e che dovrei farlo io, generalmente, vado a piedi, fino a che la neve non si è sciolta da sola. Non solo i trentenni, che continuano a vivere con mamma e papà, ma tutti noi siamo diventati una società di bamboccioni dove, anche per i problemi più gravi, le responsabilità individuali sono state sostituite da istanze collettive e, se c’è un problema, è sempre colpa di così tante persone che, alla fine, non è mai veramente colpa di nessuno. Di tutti i palestinesi, che adesso scendono in piazza e bruciano le bandiere di Israele, non ne ho sentito uno assumersi la responsabilità di aver eletto un governo irresponsabile, che porta avanti una politica scriteriata, senza considerare le conseguenze. E tra gli israeliani, che da anni rivendicano il diritto all’autodifesa, non ho mai sentito nessuno ammettere che l’occupazione di territori, in deroga ai patti, non ha facilitato il raggiungimento della pace. Anche nel servizio, capita che qualche assistito ci ferisca, con alcune insinuazioni, o ci colpevolizzi per qualche omissione: a me è successo poche volte e sempre ho fatto finta di niente, o quasi, ma ricordo un avvertimento che mi diede subito un’assistente sociale che, a quei tempi, collaborava con EmmauS: mi disse che ogni persona, anche la più inferma, la più debole, fino al suo ultimo soffio di vita, è capace di fare del male ad un altro. Dalle persone che assisto, ho sempre ricevuto, certamente, molto più bene, che male, ma il principio di responsabilità individuale rimane, effettivamente, per tutti gli essere umani, capaci di intendere e di volere, e nella nostra vita collettiva ad ognuno è richiesto di fare la propria parte per il bene degli altri. Cristina

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