28 gennaio 2009

Solamente allora saremo luce

Ogni tanto, anche in questo blog, ci interroghiamo sul senso della vita e molti di noi hanno ormai capito che questa è una domanda piuttosto impegnativa e la risposta, se mai ci sarà, molto personale. E' un grande sollievo, sapere che qualcuno, come Luis Espinal, martire in Bolivia nel 1980, questo senso lo ha trovato. Questa è una bella preghiera che ha scritto alcuni anni prima di morire.
"Gesù ha detto: “Chi economizzerà la sua vita la perderà e chi la spenderà per me la riavrà nella vita eterna”.
Tuttavia a noi fa paura spendere la vita, darla senza riserve. Un terribile istinto di conservazione ci porta verso l’egoismo, e ci attanaglia quando vogliamo giocarci la vita.
Cerchiamo e abbiamo sicurezze dappertutto, per evitare i rischi. E soprattutto, c’è la codardia…
Signore, ci fa paura spendere la vita. Però la vita tu ce l’hai data per spenderla. Non si può economizzarla in sterile egoismo.
Spendere la vita è lavorare per gli altri, benché non paghino. Fare un favore a chi non lo restituirà. Spendere la vita è esporsi al fallimento, se occorre, senza false prudenze. E’ bruciare le risorse in favore del prossimo.
Siamo delle fiaccole, che hanno senso solo quando bruciano. Solamente allora saremo luce.
Liberaci dalla prudenza codarda, quella che ci fa evitare il sacrificio e cercare la sicurezza.
Spendere la vita non lo si fa con gesti ampollosi e falsa teatralità. La vita la si dà con semplicità, senza pubblicità, come l’acqua dalla sorgente, come la madre dà il seno al suo bebé, come il sudore umile del seminatore.
Insegnaci, Signore, a lanciarci verso l’impossibile, perché dietro l’impossibile c’è la tua grazia e la tua presenza. Non possiamo cadere nel vuoto.
Il futuro è un enigma, il nostro cammino si infila nella nebbia. Però vogliamo continuare a darci, perché tu stai aspettando nella notte, con mille occhi umani traboccanti di lacrime."

Cristina

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