7 aprile 2012

Omologazione

(pag. 5) “Perché non devi essere un gabbiano come gli altri?”
(pag. 6) “Non scordarti, figliolo, che si vola per mangiare.”
(pag. 8) “Lascia perdere queste stupidaggini … accontentati di quello che sei.”

Cos’altro ci insegnano? Famiglia, scuola, società, ci spingono verso l’omologazione. Fai come fanno gli altri. Se vuoi il successo, il benessere, la considerazione, il potere (cos’altro esiste?)… adeguati, striscia, corrompi, calpesta … Non farti domande, tutto ti è lecito se nessuno ti scopre, ed anche in quel caso nega sempre. Non c’è spazio per i sognatori, non è questo il loro tempo. Disponi di una sola vita e sai che sarà breve. Arraffa fin che puoi, quello che puoi. Solo i fessi si pongono domande, intanto che gli altri godono. La spudoratezza viene eletta a ragion d’essere ed il sentimento della vergogna è cancellato dai dizionari. A squallide marionette, votate a meschini tornaconti, sono demandate le sorti di intere nazioni nel più generale disinteresse e senso di impotenza. Ricordatevi di HannaH Arendt “La banalità del male”: si fa l’abitudine anche al male assoluto. Il giorno nel quale faremo la fine della “rana bollita” ci ricorderemo, se ne avremo il tempo, della prima volta che abbiamo pensato: “Beh, in fin dei conti, che male c’è, e poi lo fanno tutti.” Gianpietro

5 commenti:

Cristina ha detto...

La rana che messa in una pentola d’acqua calda schizzerebbe via con un balzo, messa in una pentola d’acqua tiepida, trova piacevole restare lì a nuotare e finisce bollita viva, senza accorgersene. Dobbiamo allora ringraziare, oggi, chi ci tiene desta la coscienza, con tutte le ingiustizie che quotidianamente vengono commesse, perché non ricordo un tempo in cui la nostra vita sociale sia stata piacevole e facile e ci sia venuta a mancare la voglia di ribellarci. La mia generazione ha smesso da tempo di pensare che sarebbe stata in grado di cambiare il mondo, ma chi non ha scelto la via della omologazione, per usare il termine scelto come titolo di questo post, ha opposto almeno una sua forma di resistenza. Anche scrivere su questo blog, confrontarsi, cercare di capire insieme la realtà in cui viviamo, sia nella sua forma materiale sia spirituale, rientra nelle forme di resistenza che fanno dell’uomo un soggetto consapevole e responsabile, non rassegnato né omologato.

Paolo ha detto...

E’ vero che la nostra è una civiltà dell’omologazione, della massificazione, del non pensare con la propria testa. Ed è anche una civiltà spregiudicata che pone il tornaconto personale come massimo valore ( o disvalore ? ) . D’altra parte la maggioranza della gente nel gregge sta bene, perchè è rassicurante , e poi – diciamolo francamente – non c’è neppure la fatica di pensare.
Non credo che tutti siano così, comunque, e i post di questo blog sembrano andare in direzione opposta. Con questo non voglio neppure dire che chi scrive nel forum faccia parte di una elite illuminata perché questa forse sarebbe presunzione . Ma sta a testimoniare che per fortuna non tutti sono omologati perché c’è ancora chi reagisce,chi non si rassegna, chi si oppone, chi resiste. Certo il grande sogno di libertà , che si è manifestato negli anni successivi al ’68, e che Cristina sembra ricordare pur senza citarlo espressamente, sembra ormai tramontato. Non sono più i tempi, e i giovani non possono seriamente pensare di poter cambiare il mondo quando persino un lavoro stabile è diventato difficile da trovare. E in questo la società dell’omologazione ha buon gioco nel ridurre tutto ai suoi falsi principi.
Ma arrendersi proprio no. Dobbiamo resistere, e i post di Gianpietro e di Cristina vanno in questa rassicurante direzione.

Cristina ha detto...

Il tuo atteggiamento, Paolo, mi piace perché è lucido e disincantato nei confronti della realtà, ma nella sostanza positivo. E così bisogna essere, a mio avviso, nei confronti dei giovani, che vanno preparati ad affrontare le sfide della vita e del lavoro, che si fanno sempre più difficili, ma non bisogna deprimerli, togliendo a loro quella piccola speranza, che poi aiuta a superarle. E’ umano e comprensibile, con l’età, diventare cinici e nichilisti, ma si può andare anche contro questa tendenza e fare come quel poeta, di cui non ricordo il nome, che diceva che non una sola parola gli avrebbe riportato la donna amata, non una sola parola gli avrebbe riportato il padre, ma lui avrebbe lo stesso continuato a scrivere.
E visto che oggi ci scambiamo gli auguri di pasqua, propongo di cominciare a pensare alla pasqua come alla possibilità, che abbiamo tutti, di un risveglio spirituale, che poi sarebbe il suo vero significato, e non importa certo che poi si segua una confessione o l’altra. Una volta che lo spirito si è risvegliato, poi sarà più facile vivere bene una vita sobria, meno consumistica e, appunto, meno omologata.

Maria Maddalena ha detto...

Una storia sufica:

Un uomo creduto morto fu portato dai suoi amici alla sepoltura. Quando la bara stava per essere calata nella tomba, l'uomo improvvisamente tornò in sé e iniziò a battere contro il coperchio della bara.
Si aprì la bara e l'uomo si drizzò a sedere. "Che state facendo?" disse alla folla radunata. "Sono vivo. Non sono morto".
Le sue parole furono accolte da un silenzio attonito. Alla fine una delle persone che seguivano il funerale disse: "Amico, tanto i dottori che i preti hanno attestato che sei morto. Gli esperti non possono sbagliare!".
E così riavvitarono il coperchio e all'uomo fu data la debita sepoltura.

Il più grande anticonformista della storia è stato crocifisso ma è risorto.
Buona Pasqua a tutti!

Paolo ha detto...

Grazie, Cristina, per quello che dici e scrivi.
Apprezzo molto il tuo modo di esprimerti che sa essere profondo ma al tempo stesso semplice. E soprattutto fuori dagli schemi, come i tuoi auguri di Pasqua – che ricambio a te e al forum – che tu giustamente inquadri nell’ottica di un rinnovamento spirituale e culturale che ci porti a vivere come dici tu ( e non saprei trovare parole migliori delle tue ) una vita sobria, meno consumistica e, appunto, meno omologata.
Un auspicio e un augurio che faccio mio.
Auguri a tutti :)